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La ferramenta Luini trova nuova vita là dove c'era Teruzzi

 

I suoi fedeli commessi porteranno avanti la storica realtà sestese

Di ritorno dalle vacanze non ha riaperto il negozio storico Luini, la ferramenta di via Roma, al Rondò. Ora i due ex commessi hanno riaperto però a pochi metri di distanza, dove c’era un altro luogo storico di Sesto, il Teruzzi, che per decenni ha venduto biciclette di ogni tipo, ne ha costruire, era uno dei punti di ritrovo degli amanti delle due ruote che si trovavano lì a discutere di cambi e di salite e che per di più ha dato all’Italia uno dei più grandi campioni di ciclismo su pista di tutti i tempi, il Nando Teruzzi. 

Luini, per noi “la Luini”, era un negozio dal fascino antico. Vendeva cose le più diverse e in quantità assolutamente differenti e quindi i suoi clienti erano i più vari. Qualche anno fa ero andato a Napoli e mia moglie mi aveva chiesto di comprare una caffettiera napoletana. Ero entrato in un negozio della capitale partenopea e il commesso mi aveva guardato con disprezzo: “Napoletane? Non ne teniamo più. Nessuno le compra, ci vuole troppo tempo per fare il caffè”. Ero tornato a Sesto e dalla Luini c’era la caffettiera napoletana. Mi ero sentito come quei pescatori che non prendono niente e finiscono per comprare il pesce in pescheria. Ma mia moglie ha avuto la sua caffettiera “doc”.

Dato che la Luini vendeva tutto quel che serviva per la casa, i suoi clienti erano professionisti che compravano scatoloni di chiodi o di viti o di ganci per quadri, o gente come me che ne aveva bisogno di tre o quattro. Loro non battevano ciglio e quando la quantità era minima avvolgevano i cinque chiodi o i tre gancini in pezzi di quotidiano o in pagine di guide del telefono. Mi affascinavano quei fogli sottili, di solito giallini, che venivano arrotolati attorno alle mie poche viti. Mi domandavo: ma dove prenderanno tutte quelle guide del telefono per avvolgere tutti quei pacchettini minuscoli per i tanti che come me dovevano solo appendere un quadro?

La signora Luini, eterno grembiule nero a proteggerla da polveri e calcinacci, è morta qualche anno fa e il negozio è passato alla figlia, che era mia compagna di liceo al Carducci di Milano, e al marito di lei. Con i due commessi che erano lì fin da bambini e che ora tentano l’avventura dove c’era il Teruzzi. Mentre le voci sostengono che dove c’era la Luini si trasferirà un altro negozio storico di Sesto, la cartoleria Goretti. Una sorta di giro dei tre cantoni tra luoghi tradizionali della città.

 

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